Cos'è un libro tattile

23 Maggio 2023      di Michele Corcio      Presidente Cooperativa Louis Braille ONLUS

23 Maggio 2023
di Michele Corcio
Pres. Coop. Louis Braille ONLUS

I laboratori di tattilità della Louis Braille Cooperativa Sociale

Questo mio intervento quale Presidente della Louis Braille, scaturisce dalla necessità di fare chiarezza in un settore che sta suscitando (e questo è senza dubbio assai positivo) notevole interesse nelle scuole della nostra provincia: l’attivazione di laboratori nei quali guidare i bambini a comporre ed esplorare tattilmente immagini in rilievo.

Il tatto non deve contrapporsi alla vista; la centralità del toccare, anche per i bambini integri di sensi, fu legittimamente avvertita dalla Montessori, che comprese come, per tutti i bambini, la vista e il tatto si integrano. Il libro tattile rappresenta la possibilità di far sperimentare il buio, di ideare percorsi al buio che possano contribuire a sviluppare il tatto e a prendere coscienza delle sue possibilità attraverso l’esplorazione di materiali, forme e textures diverse. Per esempio, è una piacevole rivelazione la scoperta dei differenti aspetti che la carta può assumere, in seguito alla manipolazione. Per questo, la composizione di libri tattili richiede una attenta ricerca e una formazione tiflologica ampia, dalla pedagogia alla psicologia, dalla didattica alla metodologia; insomma, non può essere mera imitazione e improvvisazione, tantomeno un approccio suggestivo e sensazionalistico che resta in superficie. Solo le Educatrici tiflologiche della Louis Braille, impegnate nei laboratori di tattilità, hanno avuto un percorso formativo assai specifico e rigoroso ed hanno maturato una notevole esperienza sul campo, ovvero nel supporto scolastico e nell’assistenza specialistica domiciliare ad alunni e studenti disabili visivi.

Le esplorazioni tattilo-sensoriali sono quelle in grado di far prendere coscienza di quanto il tatto possa stimolare la voglia di conoscere e di conoscersi, di come il tatto possa nutrire il linguaggio e le possibilità delle relazioni con i compagni di classe.

Ecco quanto evidenzia la Dr.ssa Beatrice Ferrazzano (Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Foggia), esperta di libri tattili e curatrice delle due mostre “A spasso con le dita”, svoltesi a Foggia nel 2016 e nel 2022:

“Sia che lo chiamiamo libro accessibile anche ai minorati della vista o libro tattile anche per i vedenti, il risultato è un ottimo compromesso che unisce e lega, sin dalle prime tappe evolutive dell’individuo ed educa all’idea della diversità come risorsa. La ricerca tecnica poi deve fare, comunque, il suo corso, perché tattile non vuol dire portare in rilievo un’immagine visiva, ma deve rispondere a dei criteri di analogia con il referente. Ben lo ha spiegato in un’intervista Philipe Claudet fondatore e direttore della casa editrice francese Les Doigts Qui Rêvent di Digione e ideatore del premio Typhlo & Tactus, il quale ha affermato che le immagini tattili riflettono un approccio del mondo radicalmente diverso da quello dei vedenti. Esse costituiscono una ricchezza. È un altro tipo di immagine, un po’ come il cubismo era un’altra maniera di vedere il mondo rispetto al realismo”.

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